L’uomo che coltiva non piante ma bellezza
Ancora il mitico Jacques Séguéla, geniale e affascinante pubblicitario francese, sferra un pungente elogio a un pioniere della cosmesi vegetale, Yves Rocher, capace di custodire i segreti delle piante officinali e coltivarle per vendere bellezza. In cambio non ne riceverà semplicemente guadagno, ma felicità e gratitudine eterna, tanto da essere osannato più di un attore famoso, più di un capo di stato. Ecco quanto riportato in Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario..Lei mi crede pianista in un bordello, il libro che ripercorre le tappe dell’incredibile carriera pubblicitaria e umana di uno tra i migliori professionisti al mondo nell’ottava arte.
“Yves Rocher è il simbolo del plebeo nobilitato dalla pubblicità. Aveva vent’anni quando sua nonna gli confidò il segreto di un antiemorroidale a base di piante bretoni. Oggi invade il mondo intero con i suoi magici unguenti alla camomilla, al tiglio, al giglio, alla salvia. Sono piante che vengono dai giardini bretoni, sull’orlo di una foresta di cui già Brocéliande diceva: “La bellezza è una promessa di felicità”. Yves Rocher coltiva questa bellezza per poi raccogliere felicità da tutto il mondo.. E’ l’uomo che riceve più lettere d‘amore, più di Alain Delon e Valéry Giscard d’Estaing.”
Per contro, lo stesso Rocher ha dichiarato in un’intervista:
«Mi chiamano pioniere, ma tutto quello che faccio è ascoltare la natura, perché la natura è il nostro futuro»
Lui la pensava così già sul finire degli anni Cinquanta. E pensava giusto, dato che oggi il marchio che porta il suo nome (nel 2019 compie 60 anni!) conta seimila negozi monomarca in 90 Paesi del mondo, una fondazione che sostiene donne che lavorano per la salvaguardia del pianeta, e un eco-hotel in Bretagna, sorto proprio nei prati bagnati di pioggia della valle dell’Aff, dove Yves nacque e dove tutto è cominciato, un luogo dove la sensazione di simbiosi uomo-natura è totale. Sempre a La Gacilly, in Bretagna, ha sede il quartier generale del brand dove si coltivano, secondo i criteri dell’agricoltura biologica, più di 1.500 piante e si realizza la maggior parte dei prodotti. Il leitmotiv è da sempre
«Rendere alla natura quello che ci ha donato» e..
«Agire in armonia con l’ambiente, esplorare la natura per rispondere alle esigenze delle donne di tutto il mondo e di tutte le età»
conferma Bris Rocher, nipote di Yves e presidente della fondazione, fiero di tutti i certificati di qualità ambientale ottenuti, compreso il titolo di rifugio “per le farfalle” conferito all’hotel.
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