Il legno che, a differenza degli uomini, resiste al vino
Nel suo libro di esordio, Il volo della martora (1997), lo scrittore Mauro Corona si lascia andare ai ricordi dell’infanzia, tratteggiando la figura del nonno paterno con grande riverenza:
Mio nonno capiva gli alberi come nessun botanico saprebbe. Di certo non conosceva i nomi in latino, ma conosceva il loro carattere. Ogni pianta possiede un suo temperamento, diceva, e in base a questo reagisce all’uomo che la tocca. C’è il legno dolce, quello malinconico, quello astioso, quello tenace, quello egoista e via di seguito; come negli esseri umani, del resto. Lui lo sapeva e i insegnava queste cose un po’ alla volta, con calma e saggezza. Imparai che i denti dei rastrelli si fanno con il carpino. Il carpino è cocciuto e resiste nel tempo allo sfregamento. L’asta invece deve essere di pino giovane che, essendo buono e tenero, non provoca le vesciche alle mani. Le spine delle botti devono essere di maggiociondolo poiché, a differenza degli uomini, quel legno resiste al vino per molti anni. Con il cirmolo si costruiscono le credenze. Se non viene soffocato da inutili vernici, il suo effluvio profumerà la casa di resina per sempre. L’acero è adatto a fare i mestoli da polenta. Bianco, pulito, rispettoso del cibo, proprio un gran legno. Il tasso è un albero altezzoso e pieno di sé. Durissimo, sfida gli attrezzi ridendo. Ha un colore rosso sangue con fiammature stupende. Non accetta ruoli umili e vorrebbe sempre essere trasformato in oggetti d’arte. Il manico della scure deve essere di faggio perché sopporta benissimo le torsioni. Pure di faggio le ciotole e i cucchiai. Lo si deve lavorare quando è ancora fresco a causa del suo pessimo carattere: non sopporta il tempo che passa e a un certo punto della stagionatura si chiude in se stesso diventando inattaccabile. Esistono legni tristi che piangono appena li sfiori. Ad esempio il giunco, o la vite selvatica. Con quelli si costruivano le culle ai neonati. Forse perché la vita stessa è un lungo pianto
Credit fotografico Relais Il Falconiere, San Martino Bocena, Cortona (AR)
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